Le fate aiutano i bambini ad essere felici. In virtù del loro amore per i piccoli, sono motivate a guidarli, proteggerli e aiutarli in ogni modo possibile. Molti genitori riferiscono di avere chiesto assistenza sia agli angeli che alle fate per i loro figli, e di averla ottenuta, come è successo a Karen Gore in Irlanda.
Kodi, il figlio di Karen di quattro anni, non se la cavava molto bene a scuola. Piangeva ogni giorno e i disegni che faceva rappresentavano mostri spaventosi dipinti con colori cupi. In preda alla disperazione, Karen decise di rivolgersi agli angeli e alle fate perché aiutassero il bambino. Lasciandolo a scuola, la madre spiegò a Kodi che quella giornata sarebbe andata meglio perché gli angeli si sarebbero presi cura di lui. Non gli disse di avere invocato anche la protezione delle fate. Non appena Karen si allontanò dall’asilo, una piccola piuma bianca le svolazzò intorno alla testa, donandole una sensazione di pace interiore. Quando Karen andò a prendere il figlio alla fine della scuola, gli domandò come fosse andata: “Bene, mamma” rispose Kodi, “non ho pianto oggi!”. Karen gli chiese allora chi si fosse occupato di lui nell’area giochi, lasciando la domanda aperta perché il figlio potesse rispondere se era stata la sorella, la maestra, gli angeli. Con grande sorpresa di Karen, Kodi rispose che erano state le fate a prendersi cura di lui.
Il figlio raccontò di averne viste in gran numero: bambini maschi e femmine, anche molto piccoli. Erano rimaste con lui anche in classe. Ne aveva adocchiate sul tetto, sui davanzali, persino sul banco. Una gli aveva fatto il solletico sulla schiena. Karen rimase piacevolmente stupita, perché non aveva mai parlato al bambino di queste creature. Da quel giorno, anche i disegni di Kodi cambiarono: colori vivaci avevano presero il posto delle tinte scure e delle mostruosità che prima riproduceva in modo ossessivo.
Tratto dal libro “Abc delle fate” di Doreen Virtue. Per ulteriori informazioni sul libro clicca qui